Qualche cenno di
Degustazione
Il cammino dei sensi segue le regole antiche e codificate per
assaporare una bevanda nobile e umile
Come in tutti i processi di degustazione di grandi cibi o
bevande (soprattutto vino e thè) i veri protagonisti sono i
sensi: essi vengono coinvolti in un climax ascendente che porta
da un primo livello più superficiale (in genere la vista) ad un
profondo stato di coinvolgimento dove prendono il sopravvento
soprattutto i nostri i sensi più raffinati e sviluppati e che
contribuiscono a determinare il senso finale della degustazione.
Il primo approccio con la birra è il colore della Pelle e dei
suoi riflessi che come abbiamo visto può comprendere una paletta
di tonalità colori e sfumature veramente infinite a partire dal
biondo chiaro e oro per concludere con l’ambrato ed il bruno
scuro. Poi si passa ad assaporare il profumo dei cereali e di
queste miscele dolce amare, dalle diverse gradazioni ed
intensità; entra in gioco anche l’udito per ascoltare il sottile
movimento della schiuma che invita i sensi e richiama il senso
di freschezza.
A questo punto il climax è quasi al punto massimo: nella
degustazione di questa bevanda hanno un ruolo cruciale
soprattutto il tatto, la consistenza in bocca con cui si
proclama e con cui si apre la fase clou della degustazione: il
palato, la palatabilità, la sensazione di acido o di più o meno
consistenza in bocca, il liquido più fluido e mieloso
contrapposto ad una texture spessa e semisolida, caratterizzano
in maniera determinante il processo di degustazione; dopo questo
passaggio il gusto entra in scena per assaporare gli aromi, le
sensazioni di freschezza, di amaro o dolce, di agro o
caramellato, di purezza e limpidità, per avvertire infine gli
ultimi strascichi di retrogusto che perdurano più a lungo nella
bocca.
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